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Caracas / Venezuela, Sección: Documental
Publicado el: 14/03/11
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"I bangladesi: `Chiediamo la protezione umanitaria"
Ver como Galería Juicebox Click en la primer foto para iniciar slideshow o en cualquier foto para agrandar (F11=pantalla completa): Roma - 30 gennaio 2008 -
Da tre giorni la comunità di bangladesi sta facendo lo sciopero della fame e della sete in piazza San Giovanni in Laterano a Roma. A dare inizio alla protesta erano quasi in 700. Dice il loro portavoce Nure Alam Siddique, più conosciuto come Bachu: “Oggi ci sono 500 uomini. Tre persone, con pressione troppo bassa e febbre, sono state ricoverate. Mentre ieri l’ambulanza ne ha portati via nove”.
La situazione di emergenza in atto in Bangladesh, a causa delle conseguenze del ciclone Sidr, aveva spinto il Ministero dell’Interno a sospendere temporaneamente i provvedimenti di espulsione nei confronti dei cittadini bangladesi. “Dopo un mese dalla convocazione presso il Viminale del tavolo sull’emergenza Bangladesh e l’incontro del 9 gennaio col Prefetto di Roma – chiarisce Bachu - le istituzioni nazionali e locali non si sono ancora impegnate a riconoscere la protezione umanitaria a favore dei bangladesi presenti in Italia”.
La protesta ha infatti lo scopo di portare a una regolarizzazione temporanea, grazie alla quale sia possibile lavorare, cosa per la quale il decreto che sospende le espulsioni non è sufficiente. “Abbiamo fatto la nostra richiesta alla commissione rifugiati della Prefettura di Roma – spiega Bachu -, abbiamo spedito 6-7mila lettere al Presidente Napolitano chiedendo un’udienza, ognuno di noi lo ha fatto singolarmente. Ma finora nessuno ha risposto al nostro appello che chiede un riconoscimento sancito dal diritto nazionale e internazionale”.